Biodiversità, Ambiente, Efficienza, Benessere nelle razze bovine Italiane da carne: sono le iniziali di questi termini (scritti in inglese) a formare l'acronimo che dà il nome al progetto. I-BEEF è finanziato dall'Unione Europea ed è finalizzato ad introdurre caratteri e metodologie innovative nella selezione delle razze bovine da carne allevate in Italia. Saranno perseguiti obiettivi legati alla riduzione dell'impatto ambientale degli allevamenti, al benessere ed alla salute degli animali, senza dimenticare le esigenze legate al mantenimento della variabilità genetica. Una nutrita serie di attività del progetto saranno infatti dedicate alla gestione delle problematiche legate all'aumento della consanguineità e dell'imparentamento nelle popolazioni zootecniche selezionate e nelle razze minacciate di abbandono, tanto in termini di strategie, quanto sotto forma di sviluppo di servizi ad uso degli allevatori per una corretta gestione della riproduzione. Accanto a queste troveranno spazio interventi finalizzati al monitoraggio ed alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra ed al miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse alimentari, nell'ottica di favorire una mitigazione dei cambiamenti climatici indotti dalle attività antropiche.
Gli aspetti legati al benessere animale ed alla sostenibilità saranno ben rappresentati attraverso il miglioramento della facilità di parto, della capacità materna, dell'efficienza riproduttiva e del temperamento degli animali allevati e della loro capacità di resistenza agli stress. Infine, vi sarà una considerazione anche per gli aspetti sanitari in particolare per la resistenza alla paratubercolosi e per la riduzione dei difetti alla nascita nei vitelli.
Il progetto I-BEEF farà uso delle più recenti tecnologie disponibili per il miglioramento genetico attraverso la genotipizzazione dei soggetti con marcatori molecolari SNP. Queste informazioni costituiranno la base per l'implementazione delle valutazioni genomiche dei riproduttori, per le ricerca delle basi genetiche di alcuni caratteri, per una più precisa quantificazione della parentele e per la gestione della variabilità genetica in particolare nei Tipi Genetici Autoctoni minacciati di abbandono.
Il progetto I-BEEF, relativo al comparto produttivo “Bovini da Carne”, è presentato congiuntamente dalle 3 Associazioni Nazionali Allevatori presenti sul territorio e che rappresentato la razza Piemontese (ANABORAPI), le razze Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica (ANABIC) e le razze Limousine e Charolaise (ANACLI).
Il progetto, grazie alla sua ampia articolazione, è a pieno titolo armonizzato con gli obiettivi e le priorità del PSRN.
Innanzitutto, il progetto risponde all'esigenza di superamento della frammentazione nelle informazioni raccolte e negli interventi mirati alla conservazione ed al miglioramento delle risorse zootecniche evidenziate nel fabbisogno F07. Infatti, pur nel rispetto delle specificità e peculiarità relative alle singole razze e territori di allevamento, il progetto propone una serie di attività integrate e trasversali all'intero patrimonio zootecnico dei bovini da carne allevati in Italia ed iscritti ai Libri Genealogici. Quando possibile saranno utilizzati protocolli operativi comuni per la raccolta e gestione delle informazioni rendendo possibile una maggiore omogeneità negli interventi previsti nelle varie razze. Di fatto viene messo a punto un unico modello di supporto al miglioramento delle risorse genetiche che, attraverso il coinvolgimento di 3 diverse unità operative, garantisce una omogeneità di obiettivi ed azioni su 8 differenti razze bovine specializzate da carne, in larga parte autoctone. Accanto al filone principale, il progetto include una sezione relativa alle razze autoctone minori e minacciate di abbandono che sviluppa una serie di attività per il monitoraggio e la gestione della loro diversità genetica.
Inoltre, le attività previste nel progetto hanno un collegamento diretto con gli obiettivi specifici del PSRN ed in particolare della Sottomisura 10.2: riduzione dell'impatto ambientale degli allevamenti, miglioramento del benessere e della salute degli animali allevati e mantenimento della variabilità genetica nelle popolazioni zootecniche.